giovedì 21 aprile 2022

POST 87 – CHE SPETTACOLO

Sostenemmo molte manifestazioni di teatro, musica, cinema. Dal circuito provinciale per il teatro amatoriale e il sostegno di iniziative cinematografiche di spessore agli spettacoli di musica corale e classica

L’azione della provincia da me presieduta e con il fondamentale impulso prima di Mariella, poi di Moreno Canuti, dette molta importanza allo spettacolo. Attingendo alle nostre risorse, unite a quelle messe a disposizione da leggi regionali (la 11/80 e la 14/95), sostenemmo molte manifestazioni di teatro, musica, cinema. Erano prevalentemente azioni di supporto ad iniziative che nascevano dai mondi vitali (associazioni, compagnie, gruppi, laboratori, accademie, ecc.) e che trovavano in prima istanza la sensibilità e l’appoggio dei Comuni e delle Comunità Montane. Non eravamo marchettari, ma profondamente convinti che lo spettacolo fosse molto di più di un passatempo: era ed è un insieme di forme espressive che incidono profondamente sul costume. Una società pluralistica, infatti, ha bisogno dell’incontro dialettico fra diverse forme espressive, affinché i cittadini abbiano la possibilità di mettere a confronto le idee e sviluppare il loro spirito critico. Il confronto di idee è particolarmente vivo nello spettacolo, inteso nelle sue molteplici manifestazioni. Chi considera lo spettacolo nel suo complesso come la professione di pochi ed il passatempo di molti, coglie il segno soltanto in modesta misura.

Ad esempio, sostenere il TEATRO era un fatto di grande importanza, anche per i suoi profondi risvolti educativi. Promuovere nelle nostre città, nei paesi, dentro le scuole occasioni che consentissero di maturare una diversa espressività artistica e attitudini a vivere la comunicazione non attraverso gli schemi della dipendenza passiva dalla cultura dei media, ma in termini di continuo accrescimento e di riappropriazione responsabile della parola e dell’immagine era un fatto di civiltà. Come pure di grande valore era la possibilità che il teatro ci offriva di riappropriarci delle nostre radici culturali che sono anche popolari, folcloristiche e che potevano riconsegnarci uno spaccato della nostra identità perduta. Con questa attenzione la nostra Amministrazione Provinciale sostenne una serie di iniziative e promosse il Circuito provinciale per il teatro amatoriale con l’intento di valorizzare il lavoro delle compagnie esistenti ed operanti nella provincia.

La MUSICA non solo eleva l’uomo, ma è necessaria all’uomo. Le è necessaria anche per dare ali nuove alla società, rafforzando il senso della socialità e della comunicativa. Per questo sostenemmo iniziative di indubbio livello, collaborammo al programma di musica colta promosso dalla Regione Toscana e sostenemmo 50 spettacoli di musica corale e classica effettuati dalle associazioni musicali e dalle corali operanti sul territorio provinciale. 

Il CINEMA è parte integrante della cultura contemporanea, oltre ad essere un grande mezzo di comunicazione con precise responsabilità, specie quando si fa veicolo di idee e principi. In sintonia con i Comuni interessati sostenemmo iniziative di grande spessore artistico.

Il nostro impegno ebbe anche qualche riconoscimento pubblico, cosa più unica che rara, specie rivolto all’assessore Canuti. Infatti, dopo l’elezione di Scheggi alla presidenza della provincia, una parte del mondo della cultura inviò al neo presidente una lettera aperta nella quale chiedeva la riconferma di Moreno: “Riteniamo che l’alto livello qualitativo e operativo raggiunto dall’amministrazione Gentili, si sia bene espresso nella figura davvero rappresentativa dell’assessore Canuti che, pur nel breve periodo del suo mandato, ha profuso impegno professionale e personale, configurandosi come punto di riferimento affidabile e competente” (Il mondo della cultura vuole Canuti assessore, Il Tirreno, 28.06.1999). Ma figurati. 









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