Tra me e la Provincia è stato amore a prima vista, anche se lei all’inizio rimase un po’ sulle sue. Amarla fu bello e doloroso
Quella tra me e la Provincia è stata la storia di un amore. Non ci conoscevamo, ma almeno per me è stato amore a prima vista. Lei dapprima è rimasta un po’ sulle sue, poi ha manifestato il suo amore. Essendo corpulenta, non ha risposto con l’intero suo organismo, perché parti di esso erano avvezze ad altri amanti. Io l’ho amata da subito, intellettualmente e fisicamente, perché ho notato le sue straordinarie potenzialità e le ho consegnato tutto il mio tempo sottraendolo, per 4 anni, all’altro mio vero amore, la famiglia. Ho vissuto da bigamo, ma non ho tradito nessuno dei due amori. Grazie alla famiglia. Come sia potuto accadere non saprei. Non è stato un fatto razionale, ma di cuore e al cuore non si comanda, o meglio, all’amore non si comanda essendo lui a guidare la danza. Come un giovane innamorato che vede trasformarsi tutto il proprio mondo e vede l’amata non per quello che veramente è, ma per l’immagine trascendente che ne ha, l’ho vista avvolta di una luce eccessivamente splendente. E anche io mi sono immaginato come il suo amore ideale.
Caduto in amore ho percepito fortissime le sue fragilità e il suo bisogno di protezione. Sono diventato geloso e la gelosia è un bel segnale ma una cattiva consigliera. Mi ha fatto diventare iperprotettivo, eccessivamente rigido e indisponibile a qualsiasi compromesso che pensavo potesse sfregiarla. Ho pensato più a lei che a me e i suoi vecchi amanti me l’hanno addebitato come una colpa. Ma loro non sapevano che l’amore è così o non è. Tra il dover scegliere se conservarla a lungo con una relazione solo affettiva oppure amarla follemente col rischio poi di perderla, ho scelto la seconda strada.
Dopo un po’ di tempo mi sono illuso che il nostro amore speciale sarebbe durato per sempre, anche se sapevo che non era possibile. Perché anche gli amori finiscono e il passato ritorna, con le sembianze dei finti amanti che l’avevano già condotta su strade pericolose. Quanto mi ero innamorato di lei l’ho compreso solo quando il nostro rapporto stava forzatamente per finire. Forzatamente, perché i suoi finti amanti la tolsero dalle mie cure. Ne soffrii molto, anche se non lo detti a vedere. O forse sì. Amarla è stato bello e molto doloroso. È stata come una malattia ed ha provocato una malattia.
Ripensandoci dico: meno male che me l’hanno strappata di mano. Ne sarei uscito pazzo.