martedì 26 febbraio 2008

CANDIDATI PD: CHI E’ LA PIU’ BELLA DEL REAME?

Primarie, primariette, primariucce cammellate, primini: chi più ne ha più ne metta.

Metto a disposizione il mio blog perché possiate dire chi siete, cosa avete fatto e cosa vi proponete di fare per essere i candidati nella nostra zona al Parlamento della Repubblica.

Mi riferisco ai 45 delle primariette e, in particolare ai 2 amici in “pole”: Luca Sani e Claudio Franci.

Intanto, attenti all’effetto “conclave” e poi, invece di fare come le talpe, uscite alla luce del sole come si conviene a un “partito nuovo” e dialogate: tra voi, con noi, col mondo.

E mi appello a tutti i cittadini “liberi e forti” perché anche loro possano “dire la loro”. Coraggio si può fare.

Stefano Gentili

19 commenti:

valentina ha detto...

Vorrei qui lasciare la mia perplessità per le regole che dovrebbero governare la scelta delle candidature, le quali secondo me non garantiscono la dovuta trasparenza delle scelte effettuate soprattutto a livello regionale. La vaghezza del regolamento mi pare inadeguata a garantire ai cittadini/elettori la possibilità di controllare la legittimità e regolarità delle decisioni prese nelle sfere elevate del partito, e insufficiente per sventare possibili accordi sottobanco (insomma infondo Sani è stato nominato pochi mesi fa coordinatore della segreteria regionale, e il suo nominativo era già stato dato come vincente con l'appoggio di Manciulli dai giornali già prima che uscisse il regolamento..).
Quello che voglio dire è: si il nominativo di Sani è uscito dalle consultazioni, ma stando ai giornali ne sono usciti molti altri, così come è uscito il giudizio favorevole sul Franci..(la cui riconferma a questo punto desterebbe , secondo me, a questo punto, meno perplessità visto il consenso sul suo operato emerso dal territorio) e allora? Come e su quali basi Manciulli dovrà giustificare la sua scelta?
Il punto è che secondo me la vaghezza di questo regolamento non consente ai cittadini di poter esplicare quel potere/dovere di controllo che è vero perno della democrazia, solo elemento in grado di impedire le degenerazioni della politica, solo elemento in grado di impedire che i politici si affranchino dalle loro responsabilità.

Anonimo ha detto...

Mi sembra interessante l'iniziativa di Gentili di promuovere una discussione circa le candidature del PD, anche se non sono d'accordo di affrontare solo questo tema.
Mi piacerebbe di più una seria discussione sulla disastrosa situazione in cui si trovano i partiti del centro sinistra a livello dei Comuni (da anni lontani dalla società), eredità ricevuta dal PD. Se non cominciamo a risolvere questa situazione ricominciando a lottare e lavorare a questi livelli, quale destini avranno i deputati che eleggeremo?

Anonimo ha detto...

Giusta l'iniziativa. Per entrare nel merito non vedo nulla di innovativo nel dibattere tra due candidature come Luca Sani o Claudio Franci. Sono entrambi, a mio parere, rappresentanti di una stagione ormai trascorsa. Oggi è necessario qualcosa di più e di diverso. Ed è interessante l'indicazione così variegata espressa dai delegati del Partito Democratico: 45 nomi. Bisogna tenere conto di questo bisogno diffuso e individuare il nostro/i rappresentante tra le competenze che la nostra comunità esprime. Bene dunque, innanzitutto una grande donna come Alessandra Sensini che ha dimostrato capacità, impegno e legame con la sua terra. Bene una brava dottoressa come la Giuliana Bargagli impegnata nel volontariato, generosa e appassionata.
Il braccio di ferro tra Sani e Franci non mi appassiona (anzi mi deprime, ha odore di stanze chiuse!) e non credo appassioni molti cittadini come me. Si può cambiare!!!!

Anonimo ha detto...

giusta l'iniziativa anche a mio avviso.
più che un braccio di ferro sani-franci mi sembra che sani voglia per forza questa poltrona,in quanto il plebiscito asuo favore non si è avverato,hanno fatto tanto scalpore prima delle consultazioni e poi dopo i risultati è stato costretto a battere la ritirata..avete più sentito niente?
per quanto iguarda il franci secondo me ha avuto abbastanza stile in quanto non ha risposto alle polemiche ma ha fatto solo un intervento per ribadire il suo impegno.
credo che se la legislatura fosse durata 5 anni sarebbe stato giusto rinnovare,ora come ora per il territorio è necessario chiudere questioni che si sono aperte in questi 2 anni.
per le candidate donne tanto di cappello e credo che magari in questi 2 anni di prossima legislatura(credo che se viene cambiata la legge elettorale si rivada alle elezioni)farle un pò entrare nella dimensione istituzionale del territorio dopodichè portarle al parlamento,anche perchè tanta gente come me non riesce neanche a dargli un volto ora come ora ma sarei felice se venisse fatto il loro nome più avanti.
oppure se non dovesse essere ricandidato franci anche io sono d'accordo a fareb il loro nome.

Anonimo ha detto...

Luca Sani e Claudio Franci, mamma mia che tristezza! Sono anni che ce li trasciniamo dietro e che hanno fatto? Boh, sono veramente grigi, sanno di stantio e naftalina. Quindi sono pronti per essere riposti in qualche armadio, meglio dentro un baule, chiuso e lucchettato per evitare il "..a volte ritornano..".
Uomini e donne nuovi, dunque, e a queste persone che si metteranno a servizio della comunità,che si proporranno come candidati chiedo onestà, ma sopratutto consapevolezza. L'incarico per cui si propongono è UNA COSA SERIA, CI VUOLE MOLTO TEMPO A DISPOSIZIONE, CI VUOLE SENSIBILITA' ED INTELLIGENZA, CI VUOLE ANCHE ESPERIENZA (CHE SI FA PARTENDO DAL BASSO LAVORANDO CON LA GENTE e PER LA GENTE. Quindi, per favore, non facciamoci prendere dall'euforia urlando nomi a caso come quello di Alessandra Sensini. Alessandra la conosco da quando era una bambina, è brava, onesta, coraggiosa, ma ha esperienza di mare, tanta esperienza di mare e di vela e lì deve stare almeno per ora. Alessandra Sensini è un'atleta eccellente e questo deve fare. La scelta del candidato deve essere il frutto di un'attenta riflessione che valuti più aspetti di una persona e soprattutto il prescelto dovrà avere la coscienza dell'importante compito che gli viene assegnato. E' arrivato il momento di invertire la tendenza e di prendere la politica come un impegno serio, non un'occasione di potere e soldi. Basta gli italiani sono stanchi.
Alessandra

giulia ha detto...

indipendentemente da chi sarà il candidato sembra proprio che il segretario regionale e il Sani sela siano suonata e ora sela stiano pure cantando....:prima giocando come hanno fatto la partita delle nomine al regionale, poi contribuendo a creare un regolamento volutamente vago di cui ora stanno usufruendo. Questa situazione lascia quanto mai disarmati, e per una che si stava approcciando alla politica sull'onda della speranza portata dal partito democratico lasciatevi dire che è per lo meno deprimente!!!!Non credo che da questa storia il Pd grossetano ne guadagnerà..anzi...

chiara ha detto...

io condivido appieno il commento di valentina.
la candidatura sani, è una candidatura che sembrava essere già decisa prima delle consultazioni.
dopodichè dalle primariette non è uscito il risultato sperato da Manciulli e Sani,nonostante se la siano "cantata e suonata", facendo un regolamento per lo svolgimento delle consultazioni più vago possibile e che non dasse nessuna garanzia.
pensavano forse che nessuno se ne sarebbe accorto?
per quanto riguarda la prossima candidatura penso che a questo punto Franci sia la scelta più saggia,in questo periodo però tenterei di far entrare in scena gli altri nomi che sono venuti fuori dalle primariette da far sì che tra pochi anni possano essere lanciate le loro candidature con consensi più ampi.

simo ha detto...

io non esagererei con questi termini stantio,naftalina...ecc
farei commenti più costruttivi e direi che sani sarebbe potuto essere un candidato papabile ma la prossima volta,peccato che si è bruciato con questo atteggiamento e si è dimostrato troppo presto per quello che è e per quello che gli interessa:la poltrona!!
franci ha portato avantoi questo lavoro con grande umiltà e chi dice che non ha fatto niente forse non si è documentato.
cmq sia la sua condidatura sarebbe stata automatica senza giochetti,ma proprio perchè ci sono stati(nn da parte sua evidentemente)si sono venuti a creare questi problemi.
sono d'accordo con l'intervento sulla candidatura della sensini mi sembra un pò fuori luogo.
speriamo che venga al più presto presa una decisione chiara e limpida e che rispechi i dati delle consultazioni.

Anonimo ha detto...

DICHIARAZIONE DI INTENTI di Paola Caporossi

Mi è stato chiesto se poteva essere fatto il mio nome per la candidatura alle prossime elezioni politiche. Istintivamente, ho risposto che non aveva senso, dato che sarebbe stata una battaglia persa. Ed in effetti lo è, se si pensa ad una candidatura per “vincere”.

Ma quella che mi è stata chiesta è una “candidatura di testimonianza”, e allora ho pensato che vale la pena lasciar fare.
Ogni candidatura dovrebbe avere significato non “contro” o “in concorrenza” ma, al contrario, al “servizio di”. Dovrebbe, in altre parole contribuire a dimostrare che il PD non presenta soltanto uomini né soltanto rappresentanti dei due partiti di provenienza. Dovrebbe testimoniare che nel PD i “vecchi” e i “nuovi” -anagraficamente o politicamente- lavorano insieme costruttivamente, nel pluralismo e nella trasparenza.

Personalmente, non mi sono mai iscritta ad un partito, non per disdegno, ma perché ho preferito investire la mia passione politica nell’attività civica, impegnandomi nei Comitati “Salviamo la Costituzione”, nell’”Associazione per il PD” ed in “Liberalitalia” e nel volontariato socaile. Mi sono candidata, per la prima volta, lo scorso 14 ottobre: nella lista Bindi, non solo per testimoniare il valore del pluralismo, ma anche perché era pressoché proibitivo entrare nelle liste di maggioranza. I circa 800 voti non sono bastati per essere eletta, ma per una come me, alla prima esperienza, restano un buon segnale.

A quel punto, sono tornata dietro le quinte, a lavorare in silenzio, nel volontariato. Credo, infatti, che bisogna anche saper stare in disparte, soprattutto quando parte l’assalto ai posti.
Non dico, con questo, che mi sono ritirata passivamente: con chiarezza, ho chiesto ai responsabili territoriali se potevo essere di supporto in uno staff di partito, anche senza un ruolo ma sulla base delle competenze che mi sono proprie.
D’altronde, di politica non ho mai vissuto: “sarei” una politologa, che si occupa di riforme (da quelle elettorali a quelle costituzionali). Dico “sarei” perché, anziché fare la trafila del portaborse accademico, ho preferito mettermi in gioco all’estero, a Rutgers University, a Columbia University ed all’Institut des Etudes Politiques, con borse di studio.
Quando sono tornata, però, le porte erano chiuse, e sono diventata una di quei tanti giovani cui i titoli accademici, la conoscenza di più lingue, le esperienze lavorative al Censis, al Cnr ed all'Onu, procurano, in Italia, solo molti complimenti e calorose strette di mano. Ho superato esami e colloqui, ma non sono “figlia” né “amica di”, ed oggi riesco a mantenermi solo grazie al lavoro che una banca mi ha dato. Credo che questa sorta di schizofrenia tra formazione accademica ed attività professionale mi identifichi ancora di più con quella società civile che tutti si contendono senza mai coinciderci.
Questa è la mia testimonianza. Questo il contributo che posso dare al nuovo Partito.

24 febbraio 2008
Paola Caporossi

Bruno ha detto...

Ciao Stefano
Non ho avuto molto modo di approfondire ke modalità utilizzate per le candidature ma da quello che ho letto in alcune sezioni, chi ha voluto, è andato ad esprimere indicazioni. Ne sono usciti oltre 40 nomi tra i quali, mi pare di capire, chi di dovere farà delle scelte per swtabilire chi dovrà andare nelle liste e sopratutto chi ci dovrà andare in posizione "sicura". Non ci vedo molto nuovo ma nemmeno molto da criticare, tempi ristretti, difficoltà ad attivare una analisi attenta, ecc.. il mio auspicio è che chi deve scegliere lo faccia nel modo migliore possibile. Ma ti vorrei suggerire di utilizzare questo spazio, ma anche altri, ad esempio per stabilire i criteri delle prossime scelte insomma smettere di lavorare sulla contingenza ed iniziare unlavoro strategico che si svolga non sull'ionda della necessità bensì su basi oggettive, condivise e non falsate da ambizioni personali del momento.
Un abbraccio BrunoPiccolotti

Anonimo ha detto...

Un invito a leggere e commentare il video dei giovani grossetani x Veltroni:
giovanidemocraticigrosseto.ilcannocchiale.it

Dialoghi ha detto...

http://giovanidemocraticigrosseto.ilcannocchiale.it

Anonimo ha detto...

Ciao Stefano, sono Maurizio Chielli, ricordi!
Sono colui che appena avevi accettato l'incarico di Presidente della Provincia, ed io avevo rotto con la Casta che governava e haime ancora governa i Partiti del Centro sinistra, ti misi ( camminando assieme all'interno del Centro raccolta quadrupedi a grosseto) in guardia rispetto a quello che sarebbe successo, e che poi è stato,come mi confermasti cinque anni dopo.
Apprezzo l'iniziativa intrapresa di far parlare in questo Blog sui possibili candidati alle elezioni,ma ti chiedo peserà il risultato? avranno gli elettori il tempo sufficiente per esprimersi?. Perchè affidare questo compito all'iniziativa, sia pure giusta ed apprezzabile di una persona e non averlo fatto in modo ampio ed organico?
ALTRA OCCASIONE PERSO DAL PD, che, scusa se lo dico, nasce già vecchio.
Al momento per quanto mi riguarda andrò ( così come circa altri 4 milioni di italiani) ad annullare la scheda elettorale, è ti spiego il perchè, in quanto mi piacerebbe avere anche il tuo punto di vista in merito.

La legge elettorale è una truffa ai danni del popolo italiano ed un serio tentantivo di renderci complici di un atto che va contro i principi di eguaglianza in materia elettorale sanciti dalla Costituzione.
Affermo questo perchè vi è l'impossibilità per gli elettori di scegliere i candidati e ciò cambia il Parlamento perchè trasforma tutti gli eletti anzichè in rappresentanti del popolo in rappresentanti dei partiti o dei capi politici che li hanno selezionati.
Inoltre l'attribuzione del premio di maggioranza, guardacaso, è svincolato da ogni soglia minima, e ciò altera profondamente la composizione della rappresentanza.
I due sistemi, sia le liste bloccate che il premio di maggioranza, sono stati sperimentati con successo da Mussolini nel 1924 e nel 1928. Come dire, FUNZIONANO.
SIAMO DI FRONTE AD UNA FALSA VOTAZIONE, e non vi aderisco.
Dal mio punto di vista, anche per il riferimento al precedente storico,è un esplicito tentativo di colpo di stato, messo in essere dalle due principali formazioni maggiori PD e PDL assieme al loro codazzo mediatico.
Trovo inoltre raccapricciante anche la collusione politica dei dirigenti delle formazioni minori che fanno finta di non vedere che in questo modo si sta realizzando la parte terminale del progetto della Loggia massonica di Licio Gelli, conosciuto come Piano di rinascita democratica, preoccupati unicamente di garantirsi le poltrone e i privilegi per se e i propri accoliti, piuttosto che chiamare alla mobilitazione negano che esista un'emergenza democratica.
Ricordo che nel progetto golpista della P2 si definivano i contorni di una nuova società, che metteva per sempre in soffitta la partecipazione democratica dei cittadini alle scelte del Paese.
NON POSSIAMO STARE A GUARDARE.
La degenerazione politica raggiunta è assai preoccupante, facciamo qualche cosa per arrestare la deriva.

Cordialmente, spero che vorrai farmi sapere il tuo pensiero.

Anonimo ha detto...

Siccome ho sempre odiato il parlarsi addosso della politica, non voglio ripetere cose già dette e mi associo alla lettera ed allo spirito di quanto affermato e pubblicato nel blog da Paola Caporossi. Ricordiamo comunque che i limiti (evidenti) che hanno avuto le nostre primarie sono limiti imposti dal porcellum e dall'emergenza elezioni, e a questo puntoi credo sia bene che la scelta venga fatta da livelli dirigenziali alti che pensino davvero al futuro dell'Italia e trascurino le piccole e rancorose beghe che caratterizzano la nostra classe politica provinciale.
Grazie per la pubblicazione. Cordiali saluti. Nedo Bianchi

Anonimo ha detto...

Da Sergio di Grosseto
Complimenti: Ottima iniziativa.Suggerirei anche uno sportello comunale anche virtuale, dove chiunque possa accedere per lamentele o suggerimenti. Credo che la gente sia stufa dei battibecchi fra vari politici, ma vorrebbe stare meglio senza per questo dover chiedere la Luna. Poi dovremmo essere anche un pò altruisti e se occorre fare delle rinunce per il benessere comune: i politici dovrebbero essere i primi a dare il buon esempio. Poi basta con tutti questi partiti: siamo unici in Europa ad averne troppi e non si sa mai a chi dare la colpa. Riguardo ai nomi da candidare sono un pò ignorante:forse a riguardo c'è poca pubblicità!

Max ha detto...

di Massimiliano Frascino

Salve,
apprezzo senza riserve il blog messo in piedi da Stefano Gentili, e quindi ne usufruisco volentieri per dire la mia.

Intanto una brevissima premessa. Non mi piacciono i comment anonimi, tanto più quando sono critici ed evocano complotti o cordelline.
Anche per questo, preferisco essere chiaro. Sono uno dei firmatari del documento a sostegno di Luca Sani, sono un militante politico dal 1992 e non me ne vergogno. Penso che la società politica sia lo specchio di quella civile, e ne rifletta pregi e difetti (amplificandoli).

Ciò detto, per amor di verità, ricordo che il regolamento sulle consultazioni è stato approvato dal Coordinamento nazionale del PD, e non da qualcuno. Il 16 febbraio è stato approvato il nuovo statuto del partito, che prevedeva l'adozione del regolamento nazionale per le primarie (alle cariche di partito ed a quelle pubbliche). Poichè entro il 9 marzo vanno depositate le liste con le firme, è stato deciso di corsa di procedere ad una forma di consultazione, sicuramente imperfetta, per sentire gli umori della base.
Tutti abbiamo detto che avremmo preferito le primarie vere e proprie, ma i tempi erano quelli che erano. Tutto qui.
Piuttosto trovo alquanto curioso - e poco comprensibile - che non si sia reso pubblico il risultato della consultazione, con il consenso attribuito a ciascuno dei 44 nomi che sono emersi.
D'altra parte, poichè era possibile correre (nelle regole), Luca Sani ha deciso legittimamente di farlo. E altrettanto legittimamente un gruppo di persone lo ha sostenuto alla luce del sole.
Lo ha fatto per 'sete di potere'? Per la 'poltrona'?
L'argomento è controverso. Potrebbe infatti aver deciso di voler restare al suo posto per lo stesso esatto motivo anche Claudio Franci.
E potrebbero aver avuto 'sete di potere' anche gli altri potenziali candidati, i cui nomi, in molti casi, non sono usciti per volontà divina.
Io, preferisco pensare che non sia questo il motivo, per nessuno dei due. Ma non mi piace proprio che in questa vicenda si tenti di far credere che da una parte ci sia una mente diabolica che complotta per il potere, e dall'altra una vittima sacrificale che, non si sa bene in base a quale principio, avrebbe maturato un diritto naturale alla riconferma.
Personalmente, ritengo che se si accetta la logica delle primarie (cioè la competizione), è poi un po' ipocrita lamentarsene.
Come ognuno di noi, io rispondo per le mie scelte.
Ho sostenuto Luca Sani perchè ritengo sia politicamente più attrezzato per dare rappresentanza a questo territorio. Perchè con i suoi 42 anni, penso sia in grado di cogliere meglio i fermenti di una società in veloce trasformazione e interpreti meglio le aspettative delle generazioni più giovani. Perchè penso abbia dato buona prova come sindaco e come segretario provinciale dei Ds.
Se avrò avuto ragione o torto, avrò tempo per verificarlo. In 16 anni di militanza politica ho però capito che, quando è il momento, le scelte di campo vanno fatte. Senza drammatizzarne il significato.
Oggi m'interessa solo che ci sia meno ipocrisia, e che la legittima diversità di opinioni e giudizi non diventi l'alibi per preparare guerre di religione, di cui nessuno sente la mancanza.

Anonimo ha detto...

Anonimo,
mi vorrei firmare come hanno fatto pressoché tutti quelli che hanno partecipato sino ad oggi a questo blog, non lo faccio stimolato dall'intervento di Massimiliano Frascino.
Non so se i lettori di questo blog conoscano Frascino. Se fossimo su un quotidiano lo definirebbero: un autorevole esponente dei DS ora PD. Attualmente è dipendente della Provincia come portavoce di Lio Scheggi, presidente della fondazione Il Sole, redattore del sito internet del PD, membro del comitato soci Unicoop Toscana Lazio ed altro (suppongo...).
La sua stigmatizzazione degli interventi anonimi (solo perché fortemente critici) è la dimostrazione evidente di un “fastidio” che una certa generazione di politici prova nel sentirsi accusata.
Ma Massimiliano Frascino è persona intelligente e non deve offendersi se qualcuno, firmandosi o in anonimato, da un giudizio politico su una stagione oggi fortunatamente messa in discussione.
Il giudizio è sulle dinamiche chiuse che hanno contraddistinto questo periodo, di una casta (la parola va di moda!) che tendeva (e tende) ad autoriprodursi e tutelarsi senza badare al bene comune. Questo fenomeno è stato simile nella destra e nel centrosinistra ed ha provocato un sostanziale “stallo” del nostro paese. In provincia di Grosseto in maniera particolare.
La “stagnazione” politica, culturale ed economica, ha di fatto impedito o, nel migliore dei casi, rallentato la crescita.
La logica dell'esclusione e non dell'inclusione ha connotato tutto in una concreta separazione tra amici del potere e nemici (astratti). Questo è avvenuto, ed ha provocato l'espulsione dalla politica di tante persone, facendo diventare la politica “questione di pochi”, in un difetto evidente di democrazia.
Ma Massimiliano Frascino è persona intelligente e non deve offendersi, ma tentare di capire. Massimiliano Frascino sa bene (ad esempio) che la Regione Toscana ha fatto una norma elettorale no partisan che le ha consentito di aumentare i consiglieri ed oggi ne fa un'altra con cui li riduce, che gli incarichi (anche in provincia di Grosseto) negli enti derivati si basano sugli equilibri tra i partiti e non sulle competenze. E via dicendo.
Questi processi sono stati governati anche da Luca Sani come segretario dei DS senza nessuna presa di distanza anzi con apparente condivisione.
Ebbene non appare così assurdo visto l'incarico autorevole che Sani ricopre nel PD (coordinatore della segreteria regionale e responsabile della sanità) che il deputato locale sia espressione di una novità, sia una persona del mondo delle “competenze”. Si accontenti il Sani di ciò che ha avuto e di ciò che ha, sia soddisfatto del suo ruolo politico e basta! BASTA!!!
Massimiliano Frascino è persona intelligente e non deve offendersi, può anche capire e pentirsi della scelta effettuata di sostenere il Sani per il Parlamento.
La prossima volta per le amministrative ci saranno le primarie e, allora, sceglieremo tutti insieme e misureremo il consenso veramente.
Un saluto affettuoso da un avversario (un nemico, se preferisce)

Firmato Anonimo Anonimo

PS. MEMO. Le cosche sono state abbattute da pentiti e anonimi

Anonimo ha detto...

Frascino, c'era una trasmissione di Arbore e Buoncompagni che si chiamava Alto Gradimento, in qualche aspetto somigliava a Via Radio Due diFiorello/Baldini. Tra gli interventi ironici uno esordiva "Quarant'anni di insegnamento!! Quarant'anni di insegnamento!!!" per sottolineare l'importanza dela sua esperienza. In politica conta l'esperienza, ma dovrebbero contare di più le idee che uno sa esprimere. Quindi come non sono una garanzia i tuoi 16 anni di"militanza politica" (termini brutti ed evocatori di stagioni molto lontane), non sono una garanzia di saper cogliere questi tempi i 42 anni anagrafici di Sani. Con amicizia.....

simo ha detto...

vorrei rispondere a mfrasci dicendogli che prima di criticare gli anonimi guardi all'informazione che viene fatta faziosa e distorta a partire dal sito del pd fino ai giornali locali.
per le candidature posso solo dire che anche se sani sarà candidato non riuscirà mai a competere con la classe l'umiltà e la serietà con cui il franci ha portato avanti questo lavoro negli anni.
e lo dico perchè sani non ha perso tempo nel dimostracelo fin dal primo giorno in cui è uscito il suo nome nella stampa come possibile candidatura.