martedì 14 dicembre 2010

QUELLA PROFEZIA INASCOLTATA SUL PUNTO B.

Su segnalazione del giornalista Angelo Bertani rileggevo, rilanciato su Internet, un intervento apparso 22 anni fa su Segno Sette, il settimanale dell’Azione Cattolica Italiana e ripreso da Repubblica (19 novembre 1988): “Un’unica impresa privata con capitali di non chiarissima origine, si è assunta il compito ed il potere di gestire il cinquanta per cento dell’informazione, del divertimento, della comunicazione, della pubblicità… i cattolici italiani si pentiranno nel futuro di non aver fatto abbastanza per resistere all’ascesa di Berlusconi... il mondo cattolico si pentirà di aver tollerato (in cambio di qualche strizzatina d’occhi di Craxi o Berlusconi) l’irruzione di strumenti prepotenti e diseducativi, senza alcuna regolamentazione, nel cuore della cultura e del costume del nostro paese”.
Profeti inascoltati, anche da alcuni vertici ecclesiastici, ieri ed oggi.
Auguri.
Stefano Gentili

1 commento:

Anonimo ha detto...

io personalmente mi son "giá" pentita.
mi sento in un paese diviso: vero che metá della comunicazione, dell´informazione, della pubblicitá,.. appartiene ad un lato. ma é anche vero che i 3/4 della cultura appartengono all´altro. e forse anche piú dei 3/4. le universitá, il mondo della musica, scrittori e quant´altro.. io mi sento rigettata da questa parte di italia, cosí come mi sento adesso assolutamente in contrasto con questo paese dei balocchi in cui qualcuno vive, e cerca di farti credere che ci vivi anche tu.
io ho tollerato questa ascesa; diró di piú: l´ho anche favorita! perché comunque c´era una squadra che mi pareva buona. e resto fermamente convinta che, senza questa squadra, l´italia sarebbe in ginocchio come l´argentina o la grecia. adesso, resta da vedere se si preferisce perdere i soldi o il candore della nostra coscienza. non me la sento di augurare al nostro paese un bel crack finanziario. ma non me la sento neanche di appoggiare chi venderebbe anche l´anima (o chi la compra) per mantenere il posto. e allora che dire? avró sbagliato prima? non ne sono sicura. ma di certo non voglio sbagliare adesso. e quindi vado ad allungare la lista dei pentiti.
nella speranza-certezza che si puó rimediare, che il nostro natale nn puó essere che piú vicino.
pur non avendo piú un guanciale su cui poggiare il capo.
e senza neanche intravedere un "male minore" accettabile...
sará la lontanaza che, si sá, é come il vento...

michela