Propongo di introdurre nel nostro ordinamento una istituzione giuridica della democrazia ateniese, l’Ostracismo (dal greco ostrakismós) volta a punire con un esilio temporaneo di 10 anni coloro che avrebbero potuto rappresentare un pericolo per la città.
L'ostracismo consisteva in una votazione in cui il nome dell'individuo da ostracizzare doveva essere scritto su dei cocci di terracotta detti appunto ostraka.
Il giudizio di ostracismo aveva un carattere puramente politico: infatti la condanna non richiedeva e non comportava un'accusa penale, come Plutarco ci racconta di Aristide, che fu ostracizzato perché la sua buona fama e reputazione - era soprannominato “il giusto” - lo rendevano, indipendentemente dalle sue intenzioni, un tiranno potenziale.
Pertanto, mentre:
* il senatore Pdl Roberto Centaro, ad ottobre 2010 (poco dopo che i bene informati avevano saputo degli interrogatori di Ruby), aveva proposto una piccola ma significativa modifica alla Convezione di Lanzarote (un'intesa europea per proteggere i minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale): un emendamento che trasferiva i reati di pedopornografia e prostituzione minorile dalla competenza delle grandi procure (le direzioni distrettuali antimafia: e a Milano il capo è Ilda Boccassini) alle piccole procure come Monza (le circondariali), emendamento approvato dal Senato il 13 ottobre (terz’ultimo tentativo ad personam);
* il deputato Pdl Luigi Vitali, mette sul tavolo del capo una proposta di legge, sottoscritta da altri 29 parlamentari suoi colleghi, depositata alla Camera il 28 ottobre scorso (esattamente due giorni dopo l'esplodere del caso Ruby) dal chiaro titolo: "Introduzione dell'articolo 315-bis del codice di procedura penale, concernente la riparazione per ingiusta intercettazione di comunicazioni telefoniche o di conversazioni" (penultimo tentativo ad personam);
* il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, dichiara che “l’ipotesi di abbassare la maggiore età è fra le questioni sul tavolo” (ultimo scandaloso tentativo ad personam);
propongo di utilizzare il coccio per il “tiranno in atto”, il presidente del Consiglio, da ostracizzare perché la sua fama e la sua reputazione lo rendono “unfit to lead Italy” (inadatto a governare l’Italia) come lo definiva The Economist il 18 aprile del 2008.
Stefano Gentili
Nessun commento:
Posta un commento