domenica 27 aprile 2008

PIT-STOP AL COMUNE DI PITIGLIANO

Io credo che non importa come la si pensi. Ciò che importa è pensare. Quindi tra i cittadini pitiglianesi ci sarà chi la pensa “destra” e chi “sinistra”, chi “centro” e chi “altro”.
Sia come sia, una volta che i fuochi sono finiti e il popolo sovrano ha parlato, ciò che conta è che chi si trova affidato il difficile compito di “governare” lo faccia nel miglior modo possibile e nell’interesse del bene comune.
E che i cittadini vigilino e stimolino l’istituzione come possono e al livello che possono: si tratti del Governo nazionale o di quello regionale; sia del governo provinciale che quello comunale.

Essendo trascorso un anno dalle amministrative comunali del 2007, mi permetto di intavolare una discussione libera, franca, pacata su “come sta andando, secondo te, l’attività dell’amministrazione comunale di Pitigliano”.

La coalizione vincente di centro-sinistra, guidata da Dino Seccarecci, come le altre, si presentò con un programma strategico e anche piuttosto dettagliato. Ricordo l’indice:

1. ACCENTUAZIONI METODOLOGICHE E PROGRAMMATICHE INNOVATIVE
1.1. Il Comune che vogliamo: UN COMUNE PARTECIPATO.
1.2. La logica che deve animare l’intera Comunità pitiglianese: LA DISPONIBILITÀ A FARE SISTEMA.
1.3. L’accentuazione programmatica e progettuale che in questa fase ci sembra decisiva:
SVILUPPARE, QUALIFICARE E PROMUOVERE IL SISTEMA DELL’OFFERTA TURISTICA E DEL COMMERCIO.
1.4. La scommessa dello sviluppo rurale: LA QUALITA’ E L’INTEGRAZIONE SONO IL SEGRETO DEL FUTURO.
1.5. La centralità dell’artigianato: SENZA IMPRESA NON C’E’ OCCUPAZIONE.
1.6. La valorizzazione del gioiello di famiglia: UN PROGETTO PER IL CENTRO STORICO.
1.7. Il desiderio di aiutare ad organizzare una città sempre più solidale: ATTENTA ALLA SALUTE, AI GIOVANI, AGLI ANZIANI, AL DISAGIO E PRONTA AD ORGANIZZARE RISPOSTE SOLIDALI.

2. NEL QUADRO DELL’AZIONE POLITICA E AMMINISTRATIVA AVVIATA, DELLE PROGETTUALITA’ ATTIVATE E DELLE QUESTIONI DI SEMPRE
2.1. LE AZIONI AVVIATE
La FORMAZIONE come chiave di volta per organizzare individualmente e comunitariamente il futuro.
Il potenziamento delle INFRASTRUTTURE DI SERVIZIO.
2.2.. LE PROGETTUALITA’ ATTIVATE
Il Piano Strutturale.

La Strategia di Marketing d’Area.
La Valorizzazione della Biblioteca e del Teatro.
Le politiche di Formazione all’imprenditorialità.
La creazione di Aree particolarmente dedicate alla realizzazione di attività imprenditoriali.
Il consolidamento strutturale del Masso tufaceo.
Il proseguimento degli interventi nella Borgata Casone.

2.3. LE QUESTIONI DI SEMPRE
L’OSPEDALE “PETRUCCIOLI”: un impegno che viene da lontano.
L’ammodernamento della STRADA 74 MAREMMANA.

Naturalmente le cose riportate nell’indice avevano e hanno un respiro quinquennale e ora siamo ad un quinto del percorso. Quindi calma e gesso.
Poi naturalmente le urgenze che si trovano amministrando spesso prendono il sopravvento sulle azioni di tipo strategico. Anzi, talvolta, sono le opportunità che possono presentarsi, che modificano l’orientamento amministrativo.
Ma, al di là di tutto, quello che è utile sapere è anche la percezione che le persone hanno dell’attuale amministrazione, con particolare riferimento, ovviamente, alla parte più operativa: la Giunta comunale.

Il traguardo è ancora lontano, i giri da completare sono ancora molti; è per questo che, come si dice in Formula 1, fare un “pit-stop” è cosa buona: riempire il serbatoio di propellente, cambiare le gomme consumate, verificare il funzionamento di tutti i sistemi interni, serve per partire con nuovo slancio.

E’ questo l’intento che mi muove e spero sia gradito ai primi interessati e a tutti i cittadini che vorranno offrire il loro indispensabile contributo a che la nostra città possa far proprio un nuovo slancio.
La recente esperienza del convegno internazionale su San Rocco ha dimostrato che i risultati si ottengono se “il sistema paese” si mostra collaborativo e tutto impegnato. E questa è una verità chiarissima. Naturalmente all’interno del sistema, uno degli organi che deve funzionare meglio possibile è quello “istituzionale”.

Da parte nostra, di cittadini, abbiamo il diritto-dovere di dire le cose che vediamo (quelle minute e quelle più grandi) e offrire il nostro contributo, se necessario anche molto critico, di riflessione.
Con franchezza, senza ipocrisie e timori, con tutti gli strumenti democratici a nostra disposizione: il web è uno di questi, utilizziamolo.

Stefano Gentili

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Innanzitutto ti ringrazio quantomeno per l'opportunità che dai di parlare dell'argomento, visto che confrontarsi su questi temi è pressoché impossibile se non a livello di chiacchiere da bar. Quest'ultime non sono certo da sminuire, visto che poi sono le reali sensazioni e le vere percezioni che si hanno di quello che é, o pare essere, lo stato dei fatti. Sinceramente avrei preferito che un blog, o una cosa del genere, l'avesse fatta l'amministrazione stessa, almeno sarebbe stata già una forma di "comune partecipato" tanto sbandierato in campagna elettorale. In realtà secondo me in questo primo anno, del senso di partecipazione e della disponibilità a fare sistema non si è avuta la minima traccia (e lo dico con rammarico), perché era proprio in questo primo anno che bisognava dare quella scossa forte e quel senso di vicinanza diretta alle persone. Sono convinto anch'io che è utile sapere quello che pensa la gente, ed io lo so, come la sanno le persone che "vivono" il paese: se non si sta in mezzo alla massa, se non si ascolta i loro pensieri, se non si vive il quotidiano, non si potrà mai amministrare in maniera adeguata. E la sensazione di quello che pensano i pitiglianesi è quella di un grande distacco. Come quando nel calcio tra centrocampo ed attacco non c'è unione, forse serve un trequartista dai piedi buoni, o forse serve proprio un impianto collettivo di gioco che non c'è. Non voglio fare il disfattista, sia chiaro, siamo solo al primo anno, è giusto però, come dici te, fare un "pit-stop" riflettere un attimo e ripartire, magari senza essere sorpassati da chi ha un motore meno potente del nostro.
Un saluto. Leo.

Anonimo ha detto...

che dire...si potrebbbero sciorinare le numerose manchevolezze e disattenzioni dell'Amministrazione Seccarecci (sarebbe lungo l'elenco), ma quello che più irrita oltre l'assenza di dialogo e l'assenza fisica del Sindaco è la noncuranza nelle piccole cose e l'incapacità verso ciò che potrebbe risolversi a "costo zero"
Avremo le occasioni per parlarme ma ad oggi, e con me molti elettori di questa amministrazione, abbiamo il dubbio di aver fatto la scelta sbagliata (il discorso si estende a tutti gli amministratori)
Credo che molte delle soluzioni siano dietro l'angolo e che sia più utile decidere, anche la scelta sbagliata, ma dare la sensazione che si abbia un'idea di Amministrazione, smettendola di correre dietro alle emergenze quotidiane o combattere intestine guerre non diachiarate
Ma attenzione a cercare facili soluzioni che potrebbero essere peggiori del male!
Ciao

Angelo M.

Anonimo ha detto...

Anche se con qualche giorno di ritardo, vorrei fare anche io una piccola riflessione (politica) sul primo anno di governo dell'Amministrazione comunale.
Sono d'accordo in pieno con chi, prima di me, fa notare la totale mancanza di segnali forti.
Purtroppo devo ammettere che il 'distacco dal paese' e la 'mancanza di progettualità' sono forse gli elementi distintivi di questo anno di governo.
E non lo dico certo con il sorriso sulle labbra... ho la triste convinzione che sia necessaria subito una sterzata forte altrimenti si rischia veramente di continuare a gestire il declino invece di scommettere (e rischiare) per un'idea di futuro...

Vorrei poi fare un appunto sul tema della progettualità. Il programma di questa amministrazione individua una serie di 'progetti' che poi si ritrovano negli obiettivi programmatici assegnati nello specifico ai singoli assessori...
Mi piacerebbe, come cittadino, dopo un anno di lavoro e indennità, leggerli questi progetti... vederli presentare... poterli discutere e magari suggerire miglioramenti... oppure contrastarli aspramente...
insomma se sul sito istituzionale del comune trovo scritto 'progetto raccolta differenziata rifiuti', 'progetto integrazione immigrati', 'progetto di comunicazione', 'bilancio sociale', 'informagiovani', 'valorizzazione del centro storico', io mi aspetto almeno, dopo dodici mesi, di capire dove l'amministrazione vuole andare, cosa hanno in mente gli assessori, quali sono le azioni che hanno intrapreso, quali documenti di indirizzo hanno prodotto...

Concludo col dire che mi piacerebbe che il Sindaco, con i suoi assessori, definissero un progetto strategico di sviluppo per il nostro paese, uno soltanto, che sia rischioso e perchè no ambizioso, sul quale poter investire un pò di risorse e un pò di futuro... invece di aspettare per anni che il passaggio pedonale di via del Bastione venga risistemato e vedere poi che qualcuno si è 'dimenticato' di mettere l'illuminazione...
A presto

Silvio

Anonimo ha detto...

Una buon politico, forse un buon sindaco, anche se troppo spesso "latitante", contornato da un gruppo di persone che non sono ne arte ne parte!

Anonimo ha detto...

Ti ringrazio dell' invito, è un modo per esprimere delle opinioni.
Debbo dire di non essere molto informato sull'attività operativa dell'amministrazione, quindi le cose che dirò potranno sembrarti fuori luogo; ma proverò ugualmente a dirtene alcune che ho visto e altre che ho in mente ritenute da me utili e importanti per la comunità pitiglianese.

1) Avendo due bambini piccoli, ho potuto constatare che i giardini pubblici sono un po' trascurati; dare il nome al giardino di via Gervasi non è sufficiente.

2) Quali risposte vengono date alla popolazione anziana a parte il ricovero in una struttura? L'assistenza domiciliare potrebbe essere potenziata, istituendo, come avviene già in molti altri comuni, il servizio dei pasti a domicilio. Credo sia necessario fare un'indagine sulla situazione di vita dei cittadini ultra settantacinquenni, per poi studiare proposte attuative, anche in stretta collaborazione con la ASL e i comuni limitrofi.

3) Durante un incontro pubblico con l'assessore Rossi si è parlato dell'individuazione di un'area per far atterrare l'elicottero del 118 anche di notte,nonchè del potenziamento del pronto soccorso, anche con l'acquisto di una TAC.
A che punto siamo?

4) Per il turismo credo sia importante lavorare per migliorare l'accessibilità al paese, magari azionando un semaforo alla "curva del Guastini" nei periodi di massima affluenza e facendo entrare i pulman solo dalla strada proveniente dalla Rotta e da Sorano. Sarà poi utile individuare aree per la costruzione di nuovi parcheggi e migliorare i servizi già esistenti come i bagni pubblici, ecc.

5) Poltiche giovanili. Cosa si fa per prevenire il disagio giovanile o per favorire la permanenza dei giovani sul territorio anche dopo aver finito gli studi?

6) Poi il costo della casa. Questo è un problema nazionale, ma in una piccola realtà come la nostra, dove pochi sono i giovani (da 20 a 30 anni) e, tra questi, molti hanno un contratto a tempo determinato, è difficile fare un famiglia.
Voglio portare dei dati da me rilevati: dal 1999 al 2007 il reddito di lavoro dipendente è aumentato in media del 16%, mentre il costo di una casa a Pitigliano da Euro 1249,00 a metro quadro (anno 1999) è passato a Euro 2941,00(anno 2007). Ritengo che sia necessario riflettere e studiare l'ipotesi di dare la possibilità di costruire appartamenti in cooperativa o di utilizzare tecniche di costruzione più economiche (case prefabbricate?) pur nel rispetto delle norme di sicurezza e d'impatto ambientale. E' doveroso da parte di amministratori lungimiranti contribuire a porre le basi per fare in modo che il paese possa avere quei ricambi generazionali di cui a breve avrà bisogno.

Sperando di non essere stato lungo, ti ringrazio ancora per la volontà di ascoltare che hai mostrato.

Stefano B.