mercoledì 21 ottobre 2009

IL "CUORE DILATATO" DI DON LIDO

Tra pochi giorni il sacerdote don Lido Lodolini – attuale parroco di Manciano – rientrerà dalla nuova visita in un’area di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso. Recenti inondazioni hanno moltiplicato le endemiche problematiche locali ma, in verità, la sua andata era programmata da tempo.

Perché mi soffermo su questa conosciuta attività di don Lido?
Vi sosto per ricordare il cuore grande di questa persona che, sin da giovane, ha accettato di porsi alla sequela di Gesù Cristo (quindi anche a servizio di ‘tutti i cristi’) lungo la via sacerdotale.
Nell’affresco del dono della vita ha preso colore nel tempo l’attenzione concreta per le persone in difficoltà, specie della terra africana.
Così, accanto ad incroci con altre micro-situazioni del mondo, è nato il sodalizio con Ouagà.

Durante lo scorso luglio ho trascorso con lui alcuni giorni di riposo: passeggiate (lui lunghe, io brevi), letture, preghiere. In certi momenti della giornata io mi occupavo del pranzo o della cena e lui si dedicava a rimettere in ordine l’archivio di tutta l’attività burkinese.
La riservatezza sul materiale che riguarda persone, donazioni, intenti, mi ha consentito solo di conoscere la mole complessiva del lavoro svolto.
Ma tanto basta: 16 anni di attività (dal 1994 al 2009), visite annuali (gennaio-febbraio) e in qualche caso in altri mesi, molte migliaia di euro di valore complessivo transitato tra adozioni, progetti, materiale ed altro, realizzazioni materiali relative a pozzi, strutture sanitarie, scuole, abitazioni, luoghi di micro-lavoro, e altro che non ricordo, realizzazioni immateriali di piccoli corsi di avviamento al lavoro.
L’attività è stata contagiosa perché nel tempo ha coinvolto un numero crescente di persone delle nostre zone sia in veste di adottanti (tantissimi) che di volontari (alcune decine di persone, più vicine a cento che a cinquanta).

Ma ovviamente c’è di più. Don Lido e la sua Band non hanno solo dato, hanno anche ricevuto: hanno portato amore e valige piene di aiuti concreti e hanno ricevuto valige vuote, ma piene di volti riconoscenti.

Qualche giorno fa stavo cercando, se possibile, lo “stupefacente” (non quello pericoloso) nell’ordinario e mi è balzata alla mente la “straordinaria-stupefacente” esperienza che don Lido ha avviato nella quotidianità di una vita donata.

Allora mi sono detto: è bene ricordarlo!
E se pure don Lido, come certamente farà una volta letto il post, mi chiamerà per dirmi “…rincitrullito”, penso che sia l’ora di farla finita di continuare con quella rigidità glaciale che spesso ingabbia noi adulti e ci impedisce di dire anche le cose belle che pensiamo gli uni degli altri.

Grazie don Lido, sacerdote dal “cuore dilatato”.

Stefano Gentili

4 commenti:

Anonimo ha detto...

mi associo: grazie davvero don Lido!!! un abbraccio, dal brasile a manciano! (ma guarda quest´altra rincitrullita dov´é finita...)
michela

Anonimo ha detto...

A Michela
Quando lancio un 'post' normalmente è un impulso interiore che mi muove. Raramente in reazione immediata, il più delle volte dopo averlo ruminato.
Dalle mie riflessioni mi attendo… ?tutto quello che viene': l’ascolto, l’indifferenza, il rifiuto, la condivisione, la critica.
Le risposte 'le accolgo tutte con gioia', sia quelle che chiedono di essere pubblicate che quelle mi giungono in via riservata e vi rifletto con attenzione e grande rispetto. Talvolta ne ricavo spunti per nuovi post.
Normalmente 'non replico' perché non ho nessun titolo a farlo e poi si entrerebbe in un circuito singolare, nel quale verrei fuori, anche inconsapevolmente, come una specie di Guru (colui che disperde l’oscurità) dispensatore di consigli, giudizi, sanzioni.
Rarissime volte intervengo e solo per precisare un pensiero espresso male o mal compreso.
Questa volta voglio intervenire perché su Don Lido sei intervenuta tu, cara Michela.
E ripesco su Toscana-Oggi Confronto del 19 luglio 2009 la seguente introduzione fatta ad un tuo articolo dal titolo 'Ciò che google maps non si trova'.
"Michela Periccioli di Scansano, già presidente parrocchiale dell’Azione Cattolica, da qualche mese ha lasciato famiglia e lavoro per…seguire il Signore sulla via della missione, alla scoperta della sua vocazione. Giunta in Brasile al seguito delle missionarie Canossiane ci ha mandato una testimonianza che pubblichiamo volentieri".
Chi vuole può andarla a leggere su quel numero.

E sai perché intervengo in replica?
Per dirti "grazie".
Stefano Gentili

Anonimo ha detto...

Desidero dire una cosa su Don Lido.
La mia e la nostra (con Gabriella) esperienza di vita con lui, pur se limitata a brevi periodi, è stata fondamentale per la nostra crescita umana e spirituale.
Il suo sorriso cordiale ci ha fatto sempre sentire accolti con amore.
E’ stato la nostra guida nel cammino di ricerca vocazionale prima come adolescenti, poi come fidanzati
trasmettendoci con gioia e semplicità le verità più grandi del Vangelo declinandole nel quotidiano.
Mai scivolando in banalità e con un piglio tutto particolare ha sempre avuto la capacità di farci ripartire nei momenti di scoraggiamento.
Un uomo di fede.
Buono e generoso, preparato e saldo su quella barca che la Chiesa gli ha affidato e che il Signore ha fatto virare nei porti anche più lontani.
Anche la sua attività per il Burkina dà il segno della sua capacità di mettersi in gioco e di rimetterci in gioco in qualunque momento incarnando il comandamento dell’Amore.
La sua figura schietta e sincera è una benedizione per tutti.
Grazie Lido!
Carlo Ronconi

Anonimo ha detto...

don lido è stato il parroco del mio paese. grande persona, grande educatore e grande uomo. noi tutti ancora oggi lo ricordiamo con grande affetto. affetto che cresce, perchè con la maturità riusciamo a capire quanto tanto ci ha dato questo uomo e quanto ci ha insegnato. grande don lido beverendo! respect!