sabato 11 aprile 2009

PASQUA 2009: VEDERE E AMARE CIO’ CHE SARA’

Quale augurio pasquale fare agli amici che, di tanto in tanto, hanno la curiosità di affacciarsi sul mio blog.
In questo momento mi viene spontaneo richiamare la SPERANZA: “virtù bambina”, fragile e quasi invisibile che però vede quello che le sorelle maggiori non vedono.
E per farlo mi avvalgo di un autore che ho incrociato nei miei anni giovanili, Charles Péguy e del suo bel saggio, Il portico del mistero della seconda virtù.

Dice Péguy:
“La fede che più amo, dice Dio, è la speranza.
È lei, questa piccola, che spinge avanti ogni cosa.
Perché la Fede non vede se non ciò che è.
E lei, lei vede ciò che sarà.
La Carità non ama se non ciò che è.
E lei, lei ama ciò che sarà.
Per così dire nel futuro dell'eternità.
La Speranza vede quel che non è ancora e che sarà.
Ama quel che non è ancora e che sarà.
Nel futuro del tempo e dell'eternità.

Sul sentiero in salita, sabbioso, disagevole.
Sulla strada in salita.
Trascinata, aggrappata alle braccia delle due sorelle maggiori,
che la tengono per mano,
la piccola speranza.
Avanza.
E in mezzo alle due sorelle maggiori sembra lasciarsi tirare.
Come una bambina che non abbia la forza di camminare.
E venga trascinata su questa strada contro la sua volontà.
Mentre è lei a far camminar le altre due.
E a trascinarle,
E a far camminare tutti quanti,
E a trascinarli.
Perché si lavora sempre solo per i bambini.
E le due grandi camminan solo per la piccola”.

Nella Speranza vedere e amare ciò che sarà: Buona Pasqua.
Stefano Gentili

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