martedì 23 ottobre 2012

LA LITURGIA FONTE E CULMINE DELLA VITA CRISTIANA


PITIGLIANO, 18 DEL POMERIGGIO. Lettere del Concilio (1)
Diamo inizio alle “Letture conciliari” con alcuni passaggi lievemente ragionati del primo documento approvato dai Padri, la SACROSANCTUM CONCILIUM (costituzione sulla sacra liturgia).

Essa ci offre una chiara comprensione della liturgia: essa è tutta la vita del Figlio divenuta, con la Pasqua, la vita della Chiesa e chiamata a essere, ogni giorno, la vita di ogni cristiano” (P. Marini, 2009).

LA LITURGIA È TUTTA LA VITA DEL FIGLIO CHE SI È FATTO PER NOI REDENZIONE
La liturgia infatti, mediante la quale, specialmente nel divino sacrificio dell'eucaristia,  ‘si attua l'opera della nostra redenzione’, contribuisce in sommo grado a che i fedeli esprimano nella loro vita e manifestino agli altri il mistero di Cristo e la genuina natura della vera Chiesa. (SC 2)

Quest'opera della redenzione umana e della perfetta glorificazione di Dio, che ha il suo preludio nelle mirabili gesta divine operate nel popolo dell'Antico Testamento, è stata compiuta da Cristo Signore principalmente per mezzo del mistero pasquale della sua beata passione, risurrezione da morte e gloriosa ascensione, mistero col quale ‘morendo ha distrutto la nostra morte e risorgendo ha restaurato la vita’. (SC 5)

Pertanto, come il Cristo fu inviato dal Padre, così anch'egli ha inviato gli apostoli, ripieni di Spirito Santo. Essi, predicando il Vangelo a tutti gli uomini , non dovevano limitarsi ad annunciare che il Figlio di Dio con la sua morte e risurrezione ci ha liberati dal potere di Satana e dalla morte e ci ha trasferiti nel regno del Padre, bensì dovevano anche attuare l'opera di salvezza che annunziavano, mediante il sacrificio e i sacramenti attorno ai quali gravita tutta la vita liturgica. (SC 6)

La sua (di Cristo) umanità, nell'unità della persona del Verbo, fu strumento della nostra salvezza. (SC 5)
Cristo è sempre presente nella sua Chiesa, e in modo speciale nelle azioni liturgiche. (SC 7)
È presente con la sua virtù nei sacramenti, al punto che quando uno battezza è Cristo stesso che battezza. (SC 7)
È presente nella sua parola, giacché è lui che parla quando nella Chiesa si legge la sacra Scrittura. (SC 7)

LA LITURGIA È LA VITA DELLA CHIESA CHIAMATA AD ESSERE MEMORIALE DEL MISTERO PASQUALE
Dal costato di Cristo dormiente sulla croce è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa. (SC 5)
Mediante il battesimo, gli uomini vengono inseriti nel mistero pasquale di Cristo: con lui morti, sepolti e risuscitati, ricevono lo Spirito dei figli adottivi, ‘che ci fa esclamare: Abba, Padre’ (Rm 8,15), e diventano quei veri adoratori che il Padre ricerca. Allo stesso modo, ogni volta che essi mangiano la cena del Signore, ne proclamano la morte fino a quando egli verrà. (SC 6)
Perciò ogni celebrazione liturgica, in quanto opera di Cristo sacerdote e del suo corpo, che è la Chiesa, è azione sacra per eccellenza, e nessun'altra azione della Chiesa ne uguaglia l'efficacia allo stesso titolo e allo stesso grado. (SC 7)

La sacra liturgia non esaurisce tutta l'azione della Chiesa. Infatti, prima che gli uomini possano accostarsi alla liturgia, bisogna che siano chiamati alla fede e alla conversione. (SC 9)
Nondimeno la liturgia è il culmine verso cui tende l'azione della Chiesa e, al tempo stesso, la fonte da cui promana tutta la sua energia. (SC 10)

Il lavoro apostolico, infatti, è ordinato a che tutti, diventati figli di Dio mediante la fede e il battesimo, si riuniscano in assemblea, lodino Dio nella Chiesa, prendano parte al sacrificio e alla mensa del Signore. A sua volta, la liturgia spinge i fedeli, nutriti dei ‘sacramenti pasquali’, a vivere ‘in perfetta unione’; prega affinché ‘esprimano nella vita quanto hanno ricevuto mediante la fede ‘; la rinnovazione poi dell'alleanza di Dio con gli uomini nell'eucaristia introduce i fedeli nella pressante carità di Cristo e li infiamma con essa. Dalla liturgia, dunque, e particolarmente dall'eucaristia, deriva in noi, come da sorgente, la grazia, e si ottiene con la massima efficacia quella santificazione degli uomini nel Cristo e quella glorificazione di Dio, alla quale tendono, come a loro fine, tutte le altre attività della Chiesa. (SC 10)

LA LITURGIA È LA VITA DEL CRISTIANO
Essa infatti è la prima e indispensabile fonte dalla quale i fedeli possono attingere il genuino spirito cristiano. (SC 14)

In tal modo la liturgia, mentre ogni giorno edifica quelli che sono nella Chiesa per farne un tempio santo nel Signore, un'abitazione di Dio nello Spirito, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo , nello stesso tempo e in modo mirabile fortifica le loro energie perché possano predicare il Cristo. Così a coloro che sono fuori essa mostra la Chiesa, come vessillo innalzato di fronte alle nazioni, sotto il quale i figli di Dio dispersi possano raccogliersi , finché ci sia un solo ovile e un solo pastore. (SC 2)

Culmine verso cui tende l'azione della chiesa, insieme la fonte da cui promana la sua virtù, la liturgia con il suo universo celebrativo è “una grande educatrice al primato della fede e della grazia: è quello che chiamiamo l'aspetto mistico della liturgia, che non vanifica il cammino ascetico di cura minuziosa di tutte le osservanze liturgiche, ma che costituisce il cuore e l'anima” (Carlo Maria Martini).

“Oggi, occorre credere di più nella potenza della liturgia. D’ora innanzi sarà forse necessario confidare meno nei nostri atti e nella nostra volontà e più nella potenza dell’azione liturgica che è sempre potenza di Dio nella forza dello Spirito Santo. A noi spetta il compito di celebrare la liturgia nell’integralità del suo significato, nell’umile splendore dei suoi gesti e nella semplice e nobile bellezza dei suoi antichi riti” (P. Marini, 2009).

Stefano Gentili



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