LA SCOSSA DEL XX SECOLO
La lettura della
sessualità profondamente diversa e assai più ricca offerta dalla Gaudium et
spes non nasce, però, dal nulla.
Nasce invece da un
arricchimento delle conoscenze scientifiche e della stessa esperienza
spirituale cristiana, maturato dalla fine del sec. XIX e che esplode, come un
terremoto, nella mentalità e nella cultura occidentale.
Di seguito si segnalano
alcuni elementi che hanno portato alla svolta della metà del secolo appena
trascorso.
→ Un elemento essenziale è
stato certamente Freud. La sua lettura della sessualità come fatto umano globale, in cui l’elemento fisico è
inscindibile da quello psichico così che non esiste comportamento sessuale
(interno o esterno) in cui non sia coinvolta l’intera personalità del singolo,
offre una prospettiva del tutto nuova nella valutazione dei comportamenti
sessuali.
→ Un secondo elemento,
meno noto e meno studiato, è di ordine filosofico e consiste in una sotterranea
variazione del significato che l’altro
ha nella mia esistenza. (Feuerbach: solo guardandoti negli occhi io scopro
me stesso; Husserl e la intenzionalità della coscienza di sé di fronte
all’altro; Sartre. Poi Ricoeur, ma anche Levinas che fa derivare la preminenza
della sua etica dall'esperienza dell'incontro con l'altro. Emerge con forze il bisogno dell’altro per essere se stessi.
→ Un terzo elemento è di
natura scientifico-medica: solo alla fine del sec. XIX si è scoperta
nell’incontro fra gameti la pari
importanza dell’elemento femminile e di quello maschile: la collocazione
dell’uomo rispetto alla donna, come collocazione sociale e anche fisica (nel
corso del coito), cambia radicalmente.
→ Un quarto,
importantissimo, elemento è l’esperienza
maturata nelle coppie cristiane. Fino agli inizi del XX sec., e anche in
aree contadine fino almeno agli anni ’60, matrimonio e amore non erano affatto
collegati: il matrimonio (e i conseguenti rapporti sessuali in esso consentiti)
era un contratto fra famiglie.
Oggi il matrimonio
cosiddetto di amore è la normalità, ma solo da meno di un secolo.
Ed ecco allora, nella
prima metà del XX secolo, nascere tutto un movimento di spiritualità coniugale,
in cui l’evento sessuale viene visto all’interno di un coinvolgimento globale
della personalità dei coniugi.
Ma quando negli anni ’50
Carlo Carretto scrisse il libro Famiglia piccola chiesa destò scandalo e
vituperio sia negli ecclesiastici che nei buoni laici: dopo il Concilio tale
titolo è divenuto quasi uno slogan.
Per questi e per altri
motivi – si pensi agli studi di M. Foucault – il ripensamento teorico della
sessualità divenne terremoto sociale.
Due libri, fino agli anni
’60 noti solo agli studiosi, divennero bestseller: La rivoluzione sessuale di W. Reich (1946), Eros e civiltà di H. Marcuse (1954).
Grande eco ebbero anche I
Rapporti Kinsey, Il comportamento
sessuale dell’uomo (1948) e Il
comportamento sessuale della donna (1953) che sfidavano le conoscenze
convenzionali sulla sessualità e si occupavano di argomenti in precedenza
considerati tabù. Intervistando negli Stati Uniti 5.300 maschi e 5.940 femmine
Alfred Kinsey tracciò un quadro rivoluzionario per l’epoca.
La Provvidenza volle che
proprio al centro di questo terremoto si svolgesse il Concilio Vaticano II: la
Chiesa ebbe così modo di prendere posizione, e una posizione piena di coraggio
e di speranza (anche se non tutti i nodi furono sciolti). Lo vedremo nella
prossima lettera.
Stefano Gentili
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