Riporto le
terze 10 interviste pubblicate da Jesus del gennaio 2013 sulle preferenze
elettorali di cattolici impegnati.
CAMPANIA
Gabriele, 50 anni, sposato e senza
figli, si occupa di amministrazione di condomini. È membro del Consiglio
pastorale della parrocchia di San Biagio vescovo e martire a Lanzara di Castel
San Giorgio (Salerno), arcidiocesi di Salerno- Campagna-Acerno: «Monti non mi
affascina, ma do un occhio al centro di Casini. Alla fine penso che voterò PD, anche se ho dubbi sui temi della
famiglia e della vita. Su questi temi, la componente cattolica del Partito
democratico dovrebbe avere più coraggio, così come sulla libertà
dell'insegnamento, sull'attenzione agli ultimi, sulle politiche sociali».
Raffaele, 34 anni, fidanzato, è
avvocato e membro del Consiglio pastorale a Santa Maria La Nova-Sant'Anastasia,
nella cinta urbana periferica di Napoli ma che ricade nel territorio della
diocesi di Nola: «Voterò PD perché
ho apprezzato le primarie per il leader e per i parlamentari; è l'unica
coalizione omogenea, a differenza di quelle di centro-destra e centro; e infine
ha per priorità il problema del lavoro e la questione ambientale. Renzi? Mi
sembrava troppo liberista, ma nelle ultime dichiarazioni si è dimostrato uomo
di squadra, non solo un libero battitore».
PUGLIA
Marta, 54 anni, sposata, 4 figli, è
impiegata amministrativa in una scuola e fa parte del Consiglio pastorale della
parrocchia Sant'Achille martire, diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi:
«Voterò PD quasi sicuramente, perché
a livello cittadino e regionale è il partito più vicino ai problemi della
gente, nonostante alcune delusioni. Ma avrei preferito come premier Nichi
Vendola».
Anna, 41 anni, è single e fa
l'impiegata. Vive a Lizzanello, a sei chilometri da Lecce ed è membro del
Consiglio pastorale nella parrocchia Maria SS. Addolorata, 7.500 abitanti,
arcidiocesi di Lecce: «Sono indecisa tra PD
e Monti: sceglierò il meno peggio.
Alle primarie del Partito democratico non ho votato per le regole restrittive
che sono state imposte, ma probabilmente avrei scelto Renzi. Serve un dialogo
più stretto con il centro e con Monti piuttosto che con Vendola».
BASILICATA
Vito, 70 anni, pensionato, sposato
con due figli, diacono permanente della parrocchia Spirito Santo, nella vicaria
dello Spirito Santo in località Lavangone di Potenza (arcidiocesi Potenza-Muro
Lucano-Marsico Nuovo): «Il mio orientamento è di NON ANDARE PROPRIO A VOTARE, perché non ho fiducia in nessuno di
questi politici».
CALABRIA
Luca, 32 anni, avvocato, fa parte
del Consiglio pastorale della parrocchia San Raffaele Arcangelo, diocesi di
Lamezia Terme (Catanzaro). Sposato e padre di due bambini, lavora all'Agenzia
delle entrate. Vive in una zona in espansione, dove alla povertà si affiancano
sacche di criminalità: «Alle precedenti elezioni avevo votato Udc. Ora mi
oriento su MONTI per le scelte a
tutela della persona e della famiglia, per le politiche di difesa del più
debole e dei poveri. Preferisco Monti rispetto al Pd, perché mi rispecchio di
più nel suo schieramento, e anche per la possibilità di rimettere al centro
franchezza e responsabilità».
Giuseppe, 66 anni, sposato con due
figli, è pensionato, con una carriera alle spalle di dirigente amministrativo.
Ora si dedica al volontariato nell'associazione Cittadinanzattiva ed è inserito
nel consiglio pastorale del duomo o chiesa matrice (diocesi di Oppido
Mamertina-Palmi), la principale parrocchia cittadina di Polistena (Reggio
Calabria), paese di 12 mila abitanti al centro della Piana di Gioia Tauro: «Non
mi appassiona il "montismo". Il mio orientamento? PD, con la speranza che metta ai
margini le frange estreme: ali non valide per la stabilità del Governo. Voto
questo schieramento per la sua grande attenzione ai problemi del sociale, anche
se auspico un forte rinnovamento della dirigenza: non proprio la
"rottamazione" di cui ha parlato Renzi, ma una spinta verso un impegno
politico diverso».
SARDEGNA
Andrea, 32 anni, single, giornalista
di Ussana (20
chilometri da Cagliari), è membro del Consiglio
pastorale della parrocchia di San Sebastiano: «Il PD ha un progetto in cui ho creduto fin dall'inizio: dare
all'Italia una sinistra di taglio riformatore. Poi il segretario Enrico Letta
rispecchia l'area che fa riferimento ai cattolici. Però mi aspettavo un diverso
risultato alle primarie: Renzi non mi sarebbe dispiaciuto».
SICILIA
Marcello, 68 anni, sposato con quattro
figli, è professore di matematica in pensione e fa parte del Consiglio
pastorale della parrocchia di San Espedito, a Palermo, che si trova in una zona
centrale della città: circa 15 mila abitanti, compresi un buon numero di
immigrati: «Mi sono sempre collocato nell'area di centro, ma la presenza di
Berlusconi mi ha tolto la libertà di orientarmi in altro modo. Alle prossime
elezioni inizialmente pensavo di scegliere Monti, però nella sua agenda manca
l'attenzione all'aspetto sociale, alle parti più deboli e fragili della società.
Voterò PD anche se è un grande
calderone con molte anime. Complessivamente, però, mi ritrovo in diversi dei
suoi valori. Con le primarie, fenomeno interessante, il partito si è
riscattato... Sarebbe stato interessante capire cosa avrebbe fatto Renzi con la
sua voglia di innovare. Ingroia e il Movimento 5 Stelle? Li trovo troppo fluidi
e imprevedibili, un po' fondamentalisti, mentre la politica deve essere
equilibrio e mediazione».
Orazio, 53 anni, sposato con tre
figli, libero professionista come tecnico geometra, vive sulle colline di Aci
Sant'Antonio (Catania), alle pendici dell'Etna – paese di 18 mila abitanti, a
dieci minuti dal mare – ed è membro del Consiglio pastorale della parrocchia
Sant'Antonio Abate, nella diocesi di Acireale: «Non ho ancora le idee chiare.
Sono nato centrista e spero di morirci, ma non penso di votare il professor
Monti: mi ha dato la sensazione di essere un lobbista. Pensavo di non andare a
votare. Comunque mi oriento più verso il CENTRO-DESTRA,
perché appoggia la liberalizzazione. Ma bisogna far girare l'economia muovendo
la moneta, mentre avere un prestito dalle banche è ancora difficile per i
piccoli imprenditori. Il Movimento 5 Stelle? Qualcuno si è comportato bene,
bisogna vedere se è solo strategia o realtà».
(Interviste raccolte da Alberto
Laggia, Annachiara Valle e Laura Badaracchi)
Buona
terza e ultima meditazione.
Stefano
Gentili
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