venerdì 26 agosto 2011

UN PO’ DI STORIA DI LAICI (10). RIMETTIAMO IL TEMA DEI CRISTIANI LAICI ALL’ORDINE DEL GIORNO DELLE PROSSIME SCADENZE PASTORALI DIOCESANE

Se alle buone cose del passato, alle ultime sollecitazioni dello Spirito sinodale, del Vescovo Mario e a quelle iniziali del Vescovo Guglielmo, dovessi aggiungere soltanto le più recenti riflessioni che pesco a memoria dal livello nazionale - (ma senza dimenticare di partire dalla Christifideles laici, di Giovanni Paolo II del 30 dicembre 1988 e dagli insegnamenti di un maestro quale fu Giuseppe Lazzati ne La città dell’uomo. Costruire, da cristiani, la città dell’uomo a misura d’uomo, del 1984 e in Laicità e impegno cristiano nelle realtà temporali, del 1985) - direi che quanto a riflessione non siamo nel deserto dei tartari.
Anzi, basta leggere i seguenti saggi per rendersene conto: Paola Bignardi, Esiste ancora il laicato. Una riflessione a 40 anni dal Concilio, 2006. Enzo Bianchi, La differenza cristiana, 2006. Fulvio De Giorgi, Il brutto anatroccolo. Il laicato cattolico italiano, 2008. Giordano Frosini, La Chiesa siete voi, 2009. Paola Bignardi, Dare sapore alla vita. Da laici nel mondo e nella Chiesa, 2009.

Se non siamo nel deserto dei tartari, ma il terreno comincia ad essere dissodato; allora… duc in altum (Lc 5,4): liberiamoci dei timori e degli eventuali complessi e prendiamo il largo.
Riandiamo all’inizio e rimettiamo il tema dei cristiani laici all’ordine del giorno delle prossime scadenze pastorali diocesane e aiutiamoli, “in quanto adoratori dovunque santamente operanti, a consacrare a Dio il mondo stesso” (Lumen gentium, n. 34).
Stefano Gentili

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