mercoledì 9 novembre 2011

1. L’AZIONE CATTOLICA CONCILIARE TRA STORIA E TEOLOGIA

Circa un mese fa i responsabili giovani dell’Azione Cattolica della diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello mi hanno chiesto di partecipare ad una scuola associativa per trattare un tema di notevole spessore: L’Azione Cattolica conciliare tra storia e teologia.
La cosa mi ha fatto piacere, sia perché è bene che l’associazione organizzi scuole associative nelle quali studiare il suo essere e il suo fare, sia perché dell’AC mi sono sempre interessato e ad alcune di quelle vicende ho potuto partecipare.
Il lavoro che ho presentato nell’incontro del 30 ottobre mi piace ora metterlo a disposizione. Lo farò a puntate, come ho già fatto in agosto per una sommaria storia dei laici della diocesi, perché la lunghezza dell’elaborato risulterebbe estenuante.
Intanto parto dalla premessa, che rappresenta una sorta di indice del lavoro

PREMESSA
Tratteggiare alcune caratteristiche dell’Azione Cattolica Italiana (d’ora in poi AC) conciliare, cioè di quella Associazione che alla luce degli insegnamenti del Concilio Vaticano II (d’ora in poi CVII) giunse alla redazione dello Statuto del 1969, richiede alcune precisazioni preliminari.

Un sintetico e incompleto ragionamento storico-sociale sul periodo che precede e accompagna il CVII (1): gli anni ’50 e ’60 dei quali brevemente ricordare i tratti per noi interessanti quanto a società, Chiesa, AC.

L’indicazione di alcune novità emerse dal CVII relative:
- alla visione di Chiesa,
- al suo rapporto con il mondo,
- alla figura del cristiano laico.

Forti di queste acquisizioni potremo finalmente tratteggiare la fisionomia della nuova AC.
Indagando su:
- la scelta religiosa,
- le scelte del nuovo statuto,
- la rifondazione organizzativa,
- il metodo della revisione di vita,
- il progetto formativo-apostolico,
- il decalogo del laico di Azione Cattolica.

(1)Annunciato da papa Giovanni XXIII il 25 gennaio 1959, a soli tre mesi dalla sua elezione al soglio pontificio, aperto l’11 ottobre 1962 e chiuso l’8 dicembre 1965.

Ad maiorem Dei gloriam.
Stefano Gentili

Nessun commento: